Redattore e (tra molte virgolette) speaker radiofonico per playitusa.com e radio.playitusa.com
Mi trovate su Facebook (http://www.facebook.com/Fazzettino), su Twitter (http://twitter.com/Fazzettino)...e tutti i lunedì con Ball Don't Lie (http://radio.playitusa.com/?cat=8), il podcast NBA in italiano
Ricostruzione, anno tre. No, non si torna ai Playoffs. Ma sì, si inizia a fare almeno un po’ sul serio. Obiettivi stagionali: fare ordine, difendere forte, controllare i rimbalzi… e correre. Finalmente però c’è un nucleo corposo di giovani interessanti, da far crescere insieme per costruire l’ossatura della squadra che verrà. Conference: Eastern Division: Southeast
DISCLAIMER: le opinioni contenute all’interno di questo articolo potrebbero essere tremendamente faziose. Se la premessa è “ma ci sarà mai una mossa di Hennigan con cui non sei d’accordo?” (cit. Dario), è facile intuire quale possa essere la linea di pensiero. In fondo, perché mai dubitare dell’operato di un General Manager che ha sangue nobile
Ricostruzione, anno secondo. Cioè il momento in cui, dopo aver distrutto il vecchio con un’operazione simile ad una demolizione controllata, si gettano le basi del nuovo. Inizia ad esserci del generico talento da sventolare come una carota davanti al naso dei tifosi più impazienti per dar loro un motivo in più per continuare a seguire
Se siete su queste pagine e leggete questo pezzo siete abbastanza “malati” di NBA da capire. Che, se ne capita l’occasione, assistere ad qualsiasi partita di regular season NBA è evento che segna un intero calendario, con tanto di circoletti rossi, conto alla rovescia e quant’altro. A prescindere dalle squadre coinvolte o quasi. Se poi
Data astrale 90213.1: finisce la Magia. Anche se in realtà che sarebbe finita si sapeva da una decina di mesi. E quindi anno zero per Orlando, per la prima volta dal 2006 la stagione si chiuderà a metà aprile (il 17, a Miami) e L’Evento della stagione andrà in scena un mese prima, il 12
Un attimo. Questo doveva essere un pezzo di stretta e fredda cronaca, fedele sequel del predecessore. Però in realtà domenica non è successo nulla che già non si sappia: uno striminzito quarto d’ora di allenamento, un’intervista rubata a Garnett e Rondo ostruendo loro la via dello spogliatoio, la conferenza stampa di Stern, la partita. Assolutamente troppo
La giornata milanese targata NBA inizia subito con una piccola delusione. A causa della durata del viaggio da Istanbul e probabilmente anche del risultato della partita disputata venerdi sera contro il Fenerbahce di Simone Pianigiani, i Boston Celtics hanno deciso di annullare l’allenamento del primo pomeriggio. Quindi niente porte aperte e niente media availability in pieno
Tranquilli, niente di serio: le partite si giocano tutte, non ci sono pizze, torte di compleanno e abbigliamenti a tema (perché erano vestiti da festa, vero?…), non ci sono mediatori federali, è molto vicino a non c’entrarci più nulla Billy Hunter (bei tempi quelli in cui si criticava lo stipendio di Stern…) e non ci
Sabato 25 febbraio. All-Star Saturday in quel di Orlando, peraltro con svolgimento della serata abbastanza complicato (tra gli altri, chiedere informazioni a John Wall…). E a Milano il “Viewing Party”, evento ad inviti organizzato da NBA Italia e dallo sponsor tecnico (quello delle 3 stripes) per consolidare le rispettive presenze sul suolo Italico offrendo ai