Appassionato di basket americano e di calcio, soprattutto quello inglese da qualche tempo, è laureato triennale in Scienze Politiche presso la LUISS di Roma e studia Marketing presso lo stesso ateneo. Gioca agonisticamente a basket. Conta diverse collaborazioni sul web come redattore sportivo, specializzato in basket NBA. E' regolarmente iscritto all'ODG del Lazio come pubblicista.
James Harden, sì proprio lui, il “Barba”, sembra essere entrato nel mirino della squadra più disastrata della Lega, i Charlotte Bobcats. Secondo quanto riportato da Jeff Goodman su CBSsports.com, infatti, la franchigia del North Carolina avrebbe adocchiato il Sixth Man of The Year per un possibile scambio con la scelta numero 2 del Draft di quest’anno (Bradley
Ryan Anderson degli Orlando Magic è stato eletto Most Improved Player della stagione 2011/12. La ventiquattrenne ala grande, ormai diventata fondamentale all’interno del sistema di gioco di coach Stan Van Gundy, si è affermato ricevendo 260 punti (su 650 disponibili), con 33 “first-place votes”, da una giuria formata da 121 giornalisti americani e canadesi. Al secondo posto si è piazzato Ersan Ilyasova dei Milwaukee Bucks (159 punti, 21 “first-place votes”).
Anderson, in questa stagione, ha fatto registrare i propri picchi in carriera per quanto riguarda i punti segnati (16.1 PPG), i rimbalzi raccolti (7.7 RPG), la percentuale dei tiri dal campo (43% FG) e quella dei tiri liberi, meritando ampiamente il titolo di “più migliorato” della Lega.
Appassionato di basket americano e di calcio, soprattutto quello inglese da qualche tempo, è laureato triennale in Scienze Politiche presso la LUISS di Roma e studia Marketing presso lo stesso ateneo. Gioca agonisticamente a basket. Conta diverse collaborazioni sul web come redattore sportivo, specializzato in basket NBA. E’ regolarmente iscritto all’ODG del Lazio come pubblicista.
A coronamento di una stagione da 50 vittorie e 16 sconfitte, l’allenatore dei San Antonio Spurs Gregg Popovich è stato nominato “Coach of the Year” 2012 dalla NBA. Per il nativo di East Chicago questa rappresenta la seconda volta che riceve tale riconoscimento (è stato allenatore dell’anno nella stagione 2002/03), giusto premio per aver inaspettatamente guidato una squadra
Rajon Rondo è stato squalificato per Gara 2 della serie contro gli Atlanta Hawks, dopo essere venuto a contatto con l’arbitro Marc Davis ed aver subito la conseguente espulsione. Ad annunciarlo è stato ieri Stu Jackson, NBA Executive Vice President Basketball Operations.
Rondo, a 41 secondi dal termine del primo episodio della serie, in seguito ad un’accesa lotta sul pallone tra Brandon Bass e Josh Smith, ha duramente contestato la decisione arbitrale, vedendosi assegnare un fallo tecnico; non contento, il numero 9 si è avvicinato al direttore di gara, rifilandogli un colpo con il petto e facendo così scattare automaticamente l’espulsione.
Il giocatore, chiamato in causa nel post partita, ha dichiarato “involontario” il chest bump. A rivedere le immagini, tutto sembrerebbe tranne che un colpo involontario.
Appassionato di basket americano e di calcio, soprattutto quello inglese da qualche tempo, è laureato triennale in Scienze Politiche presso la LUISS di Roma e studia Marketing presso lo stesso ateneo. Gioca agonisticamente a basket. Conta diverse collaborazioni sul web come redattore sportivo, specializzato in basket NBA. E’ regolarmente iscritto all’ODG del Lazio come pubblicista.
Sconforto in casa Chicago Bulls e nel mondo NBA in generale. Derrick Rose, MVP in carica e giocatore simbolo della franchigia dell’Illinois, si è gravemente infortunato nell’ultimo minuto di gioco della gara di apertura dei Playoffs 2012, contro i Philadelphia 76Ers. La diagnosi è impietosa: rottura del legamento crociato anteriore, con conseguente addio a postseason
Che non sia una stagione semplice per Derrick Rose, MVP in carica, è ormai più di un semplice dato di fatto: 24 partite saltate per non meno di cinque infortuni differenti quest’anno (con un record di squadra di 16-8 in sua assenza) e insistenti dolori e dolorini che lo accompagnano tuttora e ne ritardano il
Secondo quanto riportato da David Aldridge su NBA.com, ieri mattina è stato trovato l’accordo per cedere la franchigia di New Orleans a Tom Benson, ottantaquattrenne imprenditore originario proprio della Big Easy, già proprietario della franchigia NFL dei Saints dal 1985. “La mia intenzione è di rendere questa franchigia una delle più forti della Lega” ha
“Mi dispiace che le cose non siano andate per il verso giusto, ma auguro a tutta l’organizzazione dei Mavs il meglio, ai miei compagni e a tutti i fans di Dallas di poter continuare a lottare e a vincere nella difesa del titolo NBA.” Con queste parole rilasciate ai microfoni di ESPN, Lamar Odom si
Sembrano passati secoli da quando un giovanotto, dalla muscolatura piuttosto esigua, pesante sì e no una novantina scarsa di chili, prodotto della University of Texas di Austin, stringeva la mano a David Stern, veniva scelto come secondo pick assoluto al Draft del 2007 ed indossava, sorridente, il cappellino degli allora Seattle Supersonics. Sembra ancora più