Impressionante la prova di forza dei Thunder in gara 1 contro i Rockets limitando il secondo attacco della Lega , troppo Harden dipendente, a soli 90 punti segnati e gettando le basi per un passaggio al secondo turno già in quattro partite. Troppa la differenza d’esperienza tra le due squadre. Non è una questione anagrafica,
La metamorfosi di Chris Bosh
Premessa: Chris Bosh non è un centro. Almeno nella concezione canonica del termine che ha caratterizzato per decenni i giocatori d’area, intimidatori in difesa e padroni del post-basso, raggio di tiro non oltre i tre metri e percentuali altissime. Nell’era delle “point-forward” da 120 kg alla LeBron e delle guardie di 210 cm alla Durant,
Vincitori e vinti del mercato estivo
Una regola non scritta tra gli addetti ai lavori NBA dice che se hai a disposizione dei soldi meglio spenderli subito, non è detto in futuro tu ne possa avere altrettanti. Spesso leggiamo di contratti sproporzionati rispetto al reale valore del giocatore e per poter poi rimediare a quello fatto solo pochi mesi prima i
Grizzlies senza artigli?
Il 25 ottobre 2012 Robert Pera diventa ufficialmente il nuovo proprietario dei Memphis Grizzlies. Ex ingegnere della Apple in pochissimi anni ha creato e sviluppato Ubiquiti Networks oggi una delle compagnie leader nelle tecnologie wireless, diventando uno degli uomini più ricchi al mondo. L’operazione, stimata sui 350 milioni di dollari, non ha però portato ulteriori
I migliori Clippers di sempre
L’effetto domino è tanto semplice quanto è importante che la sequenza che si crea fin dal primo piccolo cambiamento, causa generante del tutto, sia lineare. Visivamente l’effetto prende il nome dalle tessere del gioco omonimo che cadendo una dopo l’altra descrivono questo meccanismo di azione-reazione. Basta una sola tessera mal posizionata e il percorso si
Amletici Lakers
I Lakers si presentavano all’inizio di questa stagione con uno dei quintetti più forti di sempre, almeno sulla carta, con interpreti tra i migliori per ogni ruolo, coadiuvato da una panchina rinforzata in estate con veterani e specialisti. L’inizio di stagione però ci racconta di qualche sconfitta di troppo e di una squadra che stenta
I Knicks e il miracolo di coach Woodson
Gli ingredienti c’erano tutti: la squadra più vecchia di sempre, un allenatore a detta di tutti bravo ma niente di più, i due leader della squadra che si pestano i piedi a vicenda nelle stesse zone del campo, uno sempre rotto, l’altro egoista e caccia-allenatori, senza dimenticare il ritorno di Sheed, ai box negli ultimi
I Mavs che non ti aspetti
Pochi avrebbero pronosticato un inizio stagione così promettente per i Dallas Mavericks vista anche l’assenza di Nowitkzi, non tanto per i risultati in assoluto, visto il record che per ora oscilla a ridosso del 500, ma per un’identità di squadra creatasi in poche settimana per un gruppo per la quasi integrità nuovo. Il merito? Sicuramente
Questa volta i Clippers fanno sul serio…
A differenza del passato, quando dopo le poche stagioni positive seguivano anni di lottery, quest’estate la dirigenze dei “Velieri” ha consegnato a coach Del Negro un squadra che ha tutte le possibilità di fare lottare per il vertice. Muovendosi sul mercato dei free-agent con operazioni mirate, hanno rinforzato la panchina senza sacrificare nessuno del quintetto