50 su 50, chi mastica di Nhl sa che non sono due numeri a caso, Maurice Richard segnò 50 gol nelle prime 50 partite del 1944/45, diventando un mito del ghiaccio, ridimensionato poi da Gretzky e il suo libro dei record.
Cosi ispirandoci a “The Rocket” abbiamo pensato a metter su 50 domande, tutte particolari e spesso intervallate da invasioni calcistiche tedesche (amori in comune), e sposando la sua massima “Lo sport è l’unica malattia che fa bene alla salute” l’abbiamo ascoltato e rivissuto con lui la favola della Nhl, avete capito chi è?
Calcio, Bundesliga in primis, baseball, biathlon, tennis e sport invernali tra le sue passioni, ma soprattutto il nostro caro hockey su ghiaccio, di cui il caro Pietro Nicolodi, voce di Sky, è il nostro maestro!
1) Allora Maestro, partiamo subito col botto, quanto ti manca raccontarci la Nhl?
“Maestro di cosa mi verrebbe da dire. Mettiamo le cose in chiaro: mi piace da matti commentare la NHL ma mi piace altrettanto vedere le partite commentate da canadesi e statunitensi. Sono abbonato da secoli, vedo tutto quello che voglio, quando voglio. Certo sarebbe bello vederla anche in tv e pure commentarla ma non dipende da me”.
2) Spiega ad un bambino che si affaccia allo sport perchè l’hockey è una magia?
“Perché è un gioco vero, fisico, tecnico, veloce e poi perché l’attrezzatura di gioco è bellissima”.
3) Il tuo idolo d’infanzia?
“Sono talmente tanti che facendo una lista dimenticherei qualcuno. Il primo, però, lo ricordo bene: Rudi Hiti, sloveno che faceva cose impensabili nel Bolzano”.
4) Il ricordo più bello che hai legato alla Nhl?
“Come telecronista gara 5 della Stanley Cup tra Detroit Red Wings e Pittsburgh Penguins 2008 finita al terzo supplementare con il gol di Sykora. Emozioni incredibili ad un orario impossibile”
5) Che ricordo hai di Sochi 2014?
“Gemischt si direbbe dalle mie parti, cioè miste, un bel torneo rovinato da una finale senza pathos”.
6) Attualmente chi è il miglior coach?
“Mike Babcock”.
7) Sei soddisfatto delle nuove regole o nostalgico dei vecchi tempi in cui si narra fosse tutto permesso?
“Giusto adeguare le regole ai nuovi ritmi e la nuova intensità fisica. Poi è ovvio che una certa nostalgia per il passato illegale rimane”.
8) Vancouver, gara 7 di Stanley Cup con Boston 2011, peggio del 5 maggio 2002 interista? Riusciranno mai a ritornare i gloriosi Canucks di quel periodo “quasi” vincente?
“Una botta devastante che ha creato una confusione pazzesca in città (in tutti i sensi). Non si sono ripresi ma quest’anno sembrano aver fatto le cose un po’ meglio”.
9) E senza i Canucks di una volta riuscirà la Stanley Cup ad essere sollevata da una franchigia canadese? Il digiuno dura da ventuno anni ormai.
“In questo momento solo i Montreal Canadiens hanno qualche possibilità di arrivare alla meta. Io aspetto sempre gli Oilers, tanto talento che non ha dato un minimo di risultato”.
10) Un anno nerissimo come quello di Dan Bylsma, Olimpiade sfumata sul più bello, Stanley Cup disastrosa, quando la partita conta qualcosa la perde, che ti fa pensare?
“Non era colpa sua. In fin dei conti i Penguins la loro unica Stanley firmata Crosby l’hanno vinta con lui in panchina”.
11) Cosa ne pensi di tutti i cambiamenti nei Penguins?Alla fine Crosby è sempre la certezza ma poi nei playoff che fine fa?
“Rimangono la più meravigliosa macchina da regular season degli ultimi dieci anni. Poi aprile è un’altra storia”.
12) Quale città manca in Nhl e a quale manca di più la Nhl?
“Quebec City e Quebec City”.
13) La sparo grossa, Conn Smythe Trophy 2015? Io dico Toews (e tutti i tifosi Chicago facciano scongiuri)
“Ne parliamo dopo la fine del mercato e non sono tanto sicuro di dirtelo neanche per quel periodo”.
14) Quale mossa del mercato estivo risulta la più decisiva?
“La mia piccola squadra sta facendo cose mirabolanti con i nuovi acquisti, finalmente mirati. Due portieri solidi, due difensori in grado di costruire e chiudere e due attaccanti che pattinano tanto. Vediamo se indovini per chi tengo”.
15) Quale mossa invece sta deludendo le attese?
“Troppo presto per sparare sentenze ma se dico Thomas Vanek non vado lontano dalla verità. Ovviamente l’austro-ceko si sveglierà al momento della pubblicazione dell’intervista. Garantito”.
16) L’avversario più ostico per i Blackhawks sembra il salary cap, si parla di possibili cessioni di nomi illustri quali Sharp e Bickell, che ne pensi?
“Brutta bestia il salary cap e non venderei mai Sharp. Ma le regole sono regole e i Blackhawks ci sono già passati rimanendo comunque competitivi”.
17) In Nhl c’è un giovanotto di nome Jaromir Jagr, senza quei 3 anni in Khl sarebbero arrivati 2.000 punti in carriera e il secondo posto dietro Gretzky?
“Molto probabile. Un giocatore straordinario, intensità, fisicità e una tecnica pazzesca. In più anche una brava persona. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, molto alla mano”.
18) Stagione 1989/90 l’ultima dei Red Wings senza playoff quest’anno Zetterberg e compagni rischiano di chiudere la striscia record?
“L’inizio non è stato promettente e i grandi vecchi cominciano a sentire il peso degli anni. Ma se Pavel Datsyuk gioca con continuità possono anche riprendersi. Certo dopo aver vissuto 15 anni con Lidstrom dietro a fare tutto e di più, non è facile riscendere nel mondo dei normali”.
19) Chi sarà a tuo avviso la sorpresa di questa stagione, playoff compresi?
“Fino a questo momento la sorpresa sono i New York Islanders e i Winnipeg Jets. Nei play-off mi attendo uno squillo da Tampa Bay e mi piace molto St Louis”.
20) Il giocatore più decisivo in Nhl?
“Duncan Keith”.
21) Tampa Bay dove può arrivare?
“In alto”.
22) Rangers o Islanders, chi può arrivare al traguardo o almeno vicino?
“Spero per ovvi motivi gli Islanders ma penso i Rangers, squadra da play-off vera”.
23) Iginla come Ibrahimovic? Prima del pensionamento arriveranno a coronare i rispettivi sogni di Stanley Cup e Champions League?
“Purtroppo non ho la sfera di cristallo. Dura comunque”.
24) La squadra che ha più fame di Stanley Cup?
“Pittsburgh”.
25) Chi è il Bayern Monaco,squadra stratosferica, della Nhl?
“Nessuno è così dominante come il Bayern. Per fortuna direi”.
26) Ipotizziamo un nuovo fallimento di Ovechkin in questa stagione, è poi possibile che faccia come Kovalchuk e abbandoni la Nhl verso la sua Russia in Khl?
“Spero proprio di no e mi sembra abbia molta più testa del geniale e alterno Kovi. In ogni caso l’attaccante dello SKA è una delle cose più incredibili che abbia mai visto dal vivo. Un anno ero a New York e in città c’erano i Thrashers. Lui era rimasto ad Atlanta per piccoli problemi ma all’ultimo momento arrivò al Madison e giocò una partita mostruosa davanti ai miei occhi. A Vancouver e Sochi, invece, da dimenticare in fretta”.
27) La Nhl verso la globalizzazione, ci son sempre piu stranieri ma quando vedremo un italiano dominare in Nhl come un Belinelli o Gallinari in Nba?
“La strada è molto lunga e comunque Belinelli e Gallinari non dominano”.
La storia Nhl racconta di numerosi eroi, ti dirò dei nomi di giocatori, mi dici la prima cosa che ti viene in mente.
28) Gretzky?
“L’uomo con quattro occhi”
29) Lemieux?
“Poesia in movimento”.
30) Howe?
“Ho visto solo filmati in bianconero. Sono vecchio ma non abbastanza”.
31) Roy?
“Un mostro”.
32) Messier?
“Senso del gioco”.
33) Altri nomi storici, Hall of Fame 2014 Hasek, Modano, Blake, Forsberg, coach Pat Burns e l’arbitro Bill McCreary, niente male direi? Il tuo preferito?
“Ho una passione enorme per gli svedesi e quindi voto Peter Forsberg. Il suo leggendario rigore di Lillehammer è dentro la mia mente”.
34) Chi mi son dimenticato di citare nella memoria storica Nhl?
“Metto Brodeur, Yzerman, Sundin, Bure e svariati altri che non mi vengono in mente”.
35) Chi è il Mourinho della Nhl?
“Non conosco nessun Mourinho. A parte le battute non saprei”.
36) L’atmosfera da vedere una volta nella vita, tipo la curva del Dortmund, in Nhl qual’è?
“Westfalen Stadion inimitabile direi, ma un giro a Montreal e Toronto è consigliabile”.
37) Ci sarà un nuovo Miracle on Ice a breve?
“La prendo larga. Un giorno a Torino 2006 incontro e intervisto Tretiak. L’ho già raccontata mille volte ma vale la pena. Gli chiedo: “Come mai sei stato sostituito durante la sfida contro gli Stati Uniti?” Risposta “Se non fossi uscito non avrebbero mai potuto girare il film” L’intervista più brillante della mia vita. Mi è venuto spontaneo abbracciarlo. Strada larga finita: non ci sarà mai più un miracle on ice di quelle proporzioni.
Il Pietro Nicolodi bambino ora può sognare, senti un po’ che ti chiedo:
38) Ti dicono di realizzare uno spot per far avere il colpo di fulmine verso la Nhl, cosa fai?
“Fantasia zero ma ripesco un Ovechkin-Crosby pre Vancouver che metteva i brividi. Loro da piccoli, gli allenamenti sulle piste all’aperto, la crescita e l’esplosione”.
39) Bundesliga, Wimbledon, oro Olimpico, Stanley Cup, chiudi gli occhi e sogni di vincere….?
“Onestamente Wimbledon, inginocchiandomi sull’erba come Borg”.
40) A proposito di sogni, schierati sul ghiaccio, dove e con chi?
“Maple Leaf Garden con Mats Sundin a regalarmi assist”.
41) Hai la possibilità di scegliere di intervistare un nome Nhl di tutti i tempi, chi sceglieresti sentire?
“Martin Brodeur, amo la solitudine dei portieri”.
42) Se ti dico Toni Innauer che mi dici? Al pari suo per mitologia io ti rispondo con un altro nome, Mario Lemieux!
“Sappi che per Toni Innauer è il gotha. Da bambino lo imitavo facendo finta di saltare in casa. Super Mario un monumento ma i miei miti, vedrai più avanti, sono legati ad un altro hockey”.
43) Schiera con i giocatori Nhl questo ipotetico quintetto che rubo dalla Bundesliga, Neuer in porta, Hummels e Lahm difensori, Lewandowski, Robben e Reus in attacco (che non sia d’ispirazione al tuo Bayern, sperando lasci qualcosa al mio Borussia)
“Per Reus mi sa che hai poche speranze. Neuer è Lundqvist, Keith e Weber sono i difensori. Sugli attaccanti sparacchio un po’: Stamkos è Lewandovski, Kane è Robben, forse Malkin è Reus”.
44) In Nhl meglio un tiki taka di Guardiola o il gioco (interviste show comprese) di Klopp?
“Se vuoi ridere meglio Klopp, se vuoi vincere meglio il Pep”.
45) Il quintetto più forte di tutti i tempi?
“Qui ti sorprendo. Premesso che nell’hockey non basta mettere insieme i cinque giocatori più forti per vincere tutto, ti dico il quintetto che ho visto dominare più di qualunque altro l’hockey su ghiaccio. In difesa Fetisov (Scirea) e Kasatonov (Cabrini), in attacco Maradona-Makarov, Gerd Mueller-Krutov e Garrincha-Larionov. In porta puoi scegliere tu”.
46) Quale epoca della Nhl ti sarebbe piaciuta commentare?
“Quella in cui gli Islanders vincevano la Stanley Cup ma anche questa mi va benissimo”.
47) Il gol che avresti voluto commentare?
“Ho avuto tutto dalla vita. Prima di entrare al Canada Hockey Place (o Rogers Arena) avevo chiesto agli dei dell’hockey una partita storica. Zach Parise mi ha accontentato. Grazie a quella rete è diventata storica. Il gol leggendario di Crosby, infatti, è la conseguenza”.
48) La finalissima che vorresti si rigiocasse?
“Gara sette tra Red Wings e Pens vinta dai tuoi. Più che si rigiocasse, avrei voluto vedere l’overtime o più overtime. Fleury, che tu denigri tanto, ha deciso diversamente”.
49) Mi hai appena illuminato con un nome di un giocatore che prima o poi mi picchierà, questa domanda me la tengo per ultima, se ti dico Weidenfeller-Fleury chi fa più danni?
“Da aprile in avanti nettamente Fleury ma come non era tutta colpa di Bylsma non è tutta colpa di Marc Andre”.
50) Conosci quella banda che semina il panico tra Nhl e Playitusa nota anche come Hockey Night in Cividale?
“E’ ottimamente posizionata nella lista dei following su twitter, anche se a volte devo mettere una mano davanti al tweet per evitare di scoprire i risultati. Inoltre Playitusa è un punto di riferimento da sempre per tutti gli sport americani (inutile dire che ci scrive un sacco di amici molto competenti)”
Se posso aggiungere ti dico che è stata una delle interviste più divertenti che mi abbiano fatto, spero lo sia anche per i lettori.
E questo per Playitusa vale la standing ovation per Pietro Nicolodi, gentilezza da Stanley Cup e competenza da Hall of Fame, alla prossima!
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.
Attenzione!!! Colpaccio di Francesco Fiori… Bellissima intervista :-)