Neanche il tempo di gioire a Pittsburgh per la ripresa sul ghiaccio di Olli Maatta dopo un intervento per un tumore che una nuova tegola si abbatte nello spogliatoio, Pascal Dupuis è out per il resto della stagione e nell’ipotesi più drammatica ha anche chiuso con l’hockey.
“Cosa c’entrano i polmoni con l’hockey?”
Questa è la domanda che è passata per la mente di Pascal Dupuis, trentacinquenne di Laval in Quebec, che spiega sconsolato “Nell’hockey ci può stare un legamento rotto, un disco che ti colpisce il collo, è un gioco fisico, ma qualcosa che hai nei polmoni e ti fa star male, addirittura temere per la vita, beh che c’entra con l’hockey duro?”
Lunedi Dupuis ha avuto un forte dolore al petto, e la diagnosi è stata impietosa, coagulo di sangue con conseguente embolia polmonare.
Dupuis non è certamente fortunato, l’ultima stagione l’ha saltata dopo 39 partite e 20 punti con una lacerazione del crociato anteriore e del legamento collaterale, diagnosi: out per 9 mesi e tanta pazienza.
Proprio in occasione di quel terribile infortunio viene riscontrato anche un coagulo nel ginocchio, combattuto con farmaci che gli hanno permesso di essere di nuovo sul ghiaccio con la nuova stagione.
Ma la sfortuna l’ha preso di mira, un disco lo colpisce sul collo il 16 ottobre contro Dallas, esce in barella ma gioca nella partita successiva, sino ad oggi, sino a quando ha deciso di pensare prima alla sua vita, alla sua famiglia e poi alla Nhl.
Ciò che è successo a Dupuis, spiegato in termini medici, è una trombosi venosa con conseguente embolia, cioè coagulo di sangue che viaggia dalla gamba sino al polmone.
Sposato con Carole-Lyne, Dupuis ha 4 figli, 3 femmine, Maeva, Zoe e Lola e un maschietto, Kody, a loro è andato il primo pensiero in questo terribile momento, dove anche la Nhl passa in secondo piano.
Trattenute a stento le lacrime, durante la conferenza stampa di Dupuis si sono presentati nella stessa stanza anche Crosby, Malkin, Fleury, Kunitz e Letang pronti a dare un sostegno morale nonostante i volti tristi e abbattuti per la notizia.
Pittsburgh ha però le spalle larghe dal punto di vista dei drammi sul ghiaccio, non dimentichiamo le due commozioni cerebrali di Crosby, il coagulo di sangue nel fianco dell’ex portiere Vokoun, l’ictus di Letang e, recentemente, il tumore al collo di Maatta, unica nota positiva proprio il rientro sul ghiaccio di quest’ultimo due settimane dopo l’altra terribile diagnosi.
“Dupuis non è solo un compagno” dice Kris Letang, “è il veterano che guardo dal primo giorno che è qui, è quello che ti sorride e spara una battuta se ti vede triste, è un leader e non ha caso per noi e per tutti è Super Duper”.
Ironia della sorte, Dupuis è stato al fianco di Letang pochi giorni fa, quando questi ha sponsorizzato una corsa benefica a Pittsburgh per sensibilizzare la gente sulla prevenzione degli ictus e ora è il difensore ad essere vicino all’esperta ala di Laval.
A 35 anni si può pensare anche ad un ritiro, per i prossimi 6 mesi Dupuis non potrà far sport per evitare che un contatto fisico possa provocargli emoraggie, Blake Comeau è il favorito nella sua sostituzione in una prima fila che con Crosby e Kunitz ha sempre regalato spettacolo.
Arrivato il 28 febbraio del 2008 in coppia con Marian Hossa per Pascal Dupuis arriva un gol all’esordio, come già capitatogli con le maglie di Wild, Rangers e Thrashers, 405 punti in 853 partite di Nhl con 188 gol.
Esiste anche un’ipotesi ottimistica
I guerrieri della Nhl non si arrendono mai, 6 mesi da oggi vogliono significare per Dupuis un possibile rientro a maggio, a quel punto, sperando in un abbassamento del coagulo del sangue, ai Penguins servirà far strada nei playoff e se questa è una motivazione, beh, è sicuramente una grandissima motivazione per rivedere Pascal Dupuis lottare per un gol.
Buona fortuna Super Duper!
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.
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