Una serie divertente degna della battaglia della Pennsylvania, si è visto di tutto, botte, rimonte e grandi goleade, alla fine l’hanno spuntata i Philadelphia Flyers, ora grande pretendente alla Stanley Cup.
Philadelphia @ Pittsburgh gara 5 (3 – 1)
Scongiurato il pericolo dello sweep Pittsburgh ritorna nella sua arena dove in 8 incontri sono arrivate “solo” 7 vittorie dei Flyers e ora si cerca di cambiare la storia.
In effetti ci si ricorda di Marc Andre Fleury solo per alcune disattenzioni, invece nella quinta gara si ritaglia il suo momento di gloria. Comincia male per i Pinguini perché Phila ancora una volta dà la prima lezione di come si imposta un power play e quando mancavano 2 secondi alla fine della prima penalità ecco che Matt Carle azzecca il corridoio giusto e il rumero del palo fa da cattivo presagio alla Console Energy Center.
Pittsburgh impara in fretta la lezione sulla superiorità numerica e lo spiega alla prima occasione, il tiro di Malkin lontano anni luce dalla gabbia trova l’inizio di un’azione ragionata che da Neal fa arrivare il puck a Steve Sullivan per il pareggio, 1 a 1.
Che i Flyers abbiano carattere non vi è dubbio, l’esempio è Scott Hartnell, il guerriero mai domo non fa mancare il suo istinto sotto rete, con la doppia superiorità si fa trovare libero da Briere e riporta in vantaggio i suoi in maniera molto semplice, vendicando il palo che poco prima aveva detto di no a Claude Giroux.
Per la riscossa Penguins bisogna attendere il secondo periodo, se tutti attendono il colpo di classe dei gioielli Malkin e Crosby nessuno si lamenta se la partita è decisa da Staal e Kennedy.
Jordan Staal pareggia su un lancio di Kennedy quasi alla cieca e fa esplodere l’arena gioiello della Pennsylvanya, sull’onda dell’entusiasmo lo stesso Tyler Kennedy si fa trovare tutto solo alla conclusione tre minuti dopo, bum, gol, 3 a 2 e situazione capovolta.
Dal vantaggio in poi sale in cattedra Marc Andre Fleury che blocca 7 power play e nell’ordine i tentativi di Timonen, Voracek, Scheen e i soliti terribili Briere, Giroux e Jagr, su Pittsburgh accade il miracolo e la serie può proseguire.
Pittsburgh @ Philadelphia gara 6 (2 – 3)
La ritrovata energia dei Penguins o il carattere dei Flyers? Per una risposta basta guardare la marea arancione che ricopre il Wells Fargo Center.
Pronti via e gol dei Flyers con Giroux, incredibile la velocità con cui il genietto di Philadelphia infila Fleury con un bolide che sbatte sul palo, se Pittsburgh voleva il benvenuto questo è il messaggio iniziale.
La differenza tra le due squadre è nel trattamento della superiorità numerica, pasticcia Pittsburgh senza trovare sbocchi offensivi, è implacabile Philadelphia appena ne ha l’occasione, Scott Hartnell animale da mischia si lancia su un puck lasciato in pasto alla paura dei Pinguini, la sirena avvisa che è arrivato il 2 a 0 e nonostante timide proteste il raddoppio sembra già mettere la parola fine alle speranze degli ospiti.
Jagr e Giroux si dimostrano 2 incubi per la difesa dei Penguins, quando Philadelphia smette di spaventare fisicamente gli ospiti gioca che è una bellezza e ogni volta che arriva la conclusione c’è la possibilità che Fleury abbia un amnesia.
Con il doppio vantaggio si chiude il primo periodo, negli spogliatoi è meglio che coach Bylsma svegli sia Malkin che Crosby.
La festa Flyers però non si ferma, Erik Gustafsson ha il coraggio di scagliare un missile verso Fleury che sembra in una buona posizione per respingere il tiro, il puck però passa vicino al suo corpo e si infila in rete, 3 a 0 e Penguins tramortiti.
Quando da distanza ravvicinata Malkin colpisce la traversa si dubita che questa serie proseguirà a Pittsburgh. Il colpo del ko è sul bastone di Couturier lanciato da uno sbadiglio di Crosby che, vista l’ora in cui si sta giocando avrà sicuramente fame, miracolo di Fleury, capovolgimento di fronte e Evgeni Malkin segna il 3 a 1 facendo tutto da solo.
È solo una nuvola passeggera, ennesimo attacco di Briere, disco che sbatte su Orpik e s’infila sotto le gambe del goalie di Pittsburgh, è 4 a 1 e le speranze dei Penguins sono ridotte al lumicino.
Bryzgalov compie una serie di prodezze bloccando qualsiasi occasione offensiva dei Pens, Malkin pasticcia e va a sedersi vicino al gemello d’attacco Crosby, spettatori non paganti di questa gara che vede chiudere il secondo periodo sul 4 a 1, restano da giocare solo venti minuti e poi sarà meritata festa.
Incredibilmente si assiste a una fase finale della gara troppo tranquilla per essere vera, col timore che addirittura Philadelphia non voglia infierire sui cugini ormai sull’orlo del baratro di una cocente eliminazione. Hartnell, che proprio non può farne a meno, stampa James Neal un po’ dove capita, giusto per essere ricordato anche durante l’estate.
Giroux ingaggia un 1 contro 1 con Letang ma manca la conclusione finale per una prestazione da lode in questa serie, anche Talbot salva la sua ex squadra quando mancano 10 minuti alla fine e i Flyers ricevono meritatamente la standing ovation.
I minuti scorrono inesorabilmente, la beffa finale è un gol annullato a Sidney Crosby che regala il primo segno di vita quando mancano 3 minuti e sta già esultando per la marcatura giustamente fermata dall’arbitro per una carica irregolare di Neal.
C’è tempo cosi per salutare i Penguins con l’irrisorio coro “na na na..na na na..ehy ehy Goodbye!!”
La parola fine spetta a Brayden Schenn che a porta vuota chiude la guerra sul 5 a 1 nella bolgia del Wells Fargo Center, per la quarta volta su sei scontri ai playoff passano i Flyers.
Read, Couturier e Schenn hanno avuto un impatto pazzesco nella serie portando a casa insieme 6 gol e 7 assist, non male per essere alle prime esperienze.
Rammarico in casa Penguins, il suicidio delle prime due gare casalinghe ha devastato la serie, la storia continua a narrare che hanno i 2 migliori giocatori della lega, Malkin e Crosby, un ottimo giocatore che farebbe la felicità di qualsiasi squadra, Jordan Staal, il miglior difensore di quest’anno, Kris Letang, e un’età media ancora dalla parte di Pittsburgh.
Ma a passare sono Jagr e Talbot, Giroux e Briere, sono i Philadelphia Flyers, ed eliminato il problema Penguins vuoi vedere che si giocheranno la Stanley Cup?
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.
eh no Francesco dopo quello che hai scritto quante cose dovrei toccare per superare qualsiasi scongiuro o superstizione?……Ehehehheheh.Comunque penso che per i Penguins,i Flyers,fossero già prima dei playoff i peggiori sfidanti che avrebbero potuto incontrare(per valorizzare questo mi avvalgo soprattutto delle partite disputate in Regular Season).In questo caso come a volte nella nba,credo sia valso di più l’accoppiamento come fattore che non il valore stesso,assoluto,delle due squadre.Con questo voglio dire che forse i Flyers sono meno forti di quanto si possa pensare adesso passato questo primo turno,e che i Penguins,se non avessero affrontato i cugini,forse sarebbero arrivati a giocare chissà quante altre partite sul ghiaccio……Tu cosa ne pensi?
Visto l’andamento della serie a me è sembrato che a Pittsburgh sia mancato un vero capitano leader alla “Messier”, ogni volta che gioca Malkin sparisce Crosby e viceversa, Philadelphia mi ha impressionato e per questo dico che….anzi non lo dico se no poi devi far gli scongiuri, ma è veramente una gran bella squadra capace di saper lottare e far paura…