Canadese di 23 anni, Claude Giroux è il leader della Lega in fatto di punti realizzati a partita. Viaggio alla scoperta del giovane talenti dell’Ontario, una delle sorprese nei Philadelphia Flyers leader a Ovest.
Dai ghiacci canadesi all’oro olimpico
Giroux nasce il 12 gennaio del 1988 a Hearst, paese di quasi seimila abitanti, sede di un’università, circa 900 chilometri a nord di Toronto. Contrariamente a gran parte della Contea, l’85% della popolazione parla francese, come si può evincere dal nome e cognome del giocatore.
Cresciuto a livello sportivo nella formazione locale, a 18 anni la Nhl lo convoca per il draft del 2006. I Flyers lo scelgono con il numero uno di squadra (22 nella Lega) e lo mandano a fare gavetta nei Philadelphia Phantoms, squadra dell’American Hockey League.
Il debutto nella massima competizione avviene il 19 febbraio del 2008, proprio in Ontario. La formazione della Pennsylvania fa visita agli Ottawa Senators. Quale migliore occasione per Giroux se non la sfida contro la squadra della capitale canadese.
Nella stagione 2007/2008 Giroux disputa appena due incontri, senza mai riuscire a segnare. Più determinante il suo contributo ai Mondiali juniores del 2008. In Repubblica Ceca, Claude realizza due gol e dispensa quattro assist in sette incontri, contribuendo alla conquista dell’oro, il quarto consecutivo per la nazione nordamericana.
Il salto di qualità
La stagione successiva il numero 28 è finalmente pronto per una stagione da Nhl. Chiude la sua esperienza ai Phantoms (con 34 punti in 33 incontri) e disputa 42 partite con i Flyers, in cui porta a casa il rispettabile bottino di 27 punti, frutto di 9 reti e 18 passaggi determinanti. Per gli amanti dei numeri, va a segno nel 13,4% delle conclusioni e il rapporto tra punti e partite giocate si attesta allo 0,64%.
L’anno dopo, il primo torneo disputato per intero da Claude, il secondo valore scende leggermente (57,3%), così come l’incidenza in attacco (11,0%). I 47 punti in stagione e i 21 nei playoff, conditi con il gol vittoria in gara 3 di finale di Stanley contro i Chicago Blackhawks (poi vittoriosi del trofeo), testimoniano il valore di un campione, non più solo di una promessa.
Best Flyer on ice
I risultati non tardano ad arrivare. La scorsa stagione Giroux disputa, al pari della precedente, tutte le 82 partite di stagione regolare, realizzando 76 punti, 29 in più del bilancio al termine del 2010. È anche merito delle sue reti se Phila conclude prima nell’Atlantic (a pari punti con Pittsburgh, ma davanti per gli scontri diretti) e a una sola lunghezza dai Washington Capitals, campioni a Est.
Con i suoi 25 gol e 51 assist Giroux chiude l’anno come il più prolifico dei suoi, terminando peraltro al 13° posto in tutta la Lega, alla pari con Eric Staal dei Carolina Hurricanes, Jonathan Toews, capitano dei freschi campioni di Chicago, e Ryan Getzlaf degli Anaheim Ducks. Risultato niente male per un giocatore appena ventitreenne, che ha risposto durante la stagione anche alla prima “chiamata” all’All-Star Game.
Giroux ha messo il suo contributo praticamente in ogni partita (0,92 punti a gara) e le sue percentuali realizzative sono salite al 14,8%, vale a dire circa una rete ogni sette tiri. È negli assist, tuttavia, che il giocatore dà il meglio di sé.
Nei playoff Giroux ne mette a segno 11, come nell’edizione precedente. Cambia però il numero delle gare disputate: non più 23, ma 11 appunto. Ancora una volta, la formazione che riesce a battere Philadelphia, conquista il titolo. Non sarà un caso che la squadra della città di Benjamin Franklin sia comparsa 35 volte alla post-season in 43 anni di storia. È record per le squadre non appartenenti alle “Original Six”, le formazioni che hanno dato origine alla Lega; primato condiviso con i St. Louis Blues.
Dopo i Blackhawks, è la volta dei Bruins di Tim Thomas. Dopo aver faticato sette gare a imporsi contro i Buffalo Sabres, i Flyers sono spazzati via da Boston in quattro incontri. Philadelphia a casa, gialloneri lanciati verso il titolo.
Destination Unknown
Ad appena un terzo di stagione, Giroux ha già collezionato 39 punti, frutto di 16 reti e 23 assist. Nella stagione d’esordio erano stati 27, in 42 gare. L’exploit gli permette di guidare la classifica della Lega, alla pari con un altro giovane promettente, il ventiquattrenne di Madison (Wisconsin) Phil Kessel, in forza ai Toronto Maple Leafs.
Soltanto che Giroux ha disputato quattro gare in meno rispetto al numero 81 della formazione dell’Ontario, per cui al momento risulta più determinante (1,39% il rapporto tra punti e gare). Inoltre, la sua percentuale al tiro è salita notevolmente, riuscendo praticamente a marcare una volta ogni cinque conclusioni (19,8%).
La stagione è ancora tutta da scrivere e c’è tempo sino ai prossimi playoff. Se Giroux dovesse continuare così, le prospettive di una stagione da protagonista, per lui (ancor più del veterano Jagr) e per Philadelphia appaiono davvero rosee.
Gabriele Farina nasce a Palermo il 18 dicembre del 1986. Appassionato
di scrittura, sport e viaggi, decide di diventare giornalista e
s’iscrive al corso di laurea in “Giornalismo per Uffici Stampa” nella
sua città d’origine.
Conclusa l’esperienza nell’ottobre 2009, con una tesi dal titolo
“Solo per sport”, si dirige a Roma per studiare alla Sapienza nel corso
di laurea “Editoria multimediale e nuove professioni
dell’informazione”. Nella capitale consegue la laurea nel luglio 2011
mantenendo intatta la passione per lo sport, base di partenza per
l’esame finale sulle Olimpiadi di Berlino.
Ha praticato nuoto, corsa e molti generi di sport di squadra, dal calcio a 5 alla pallanuoto, dalla pallamano al volley. Ultima avventura, appunto, l’hockey.
E’ molto impreciso questo articolo. Una su tutte : “I Flyers lo scelgono con il numero uno di squadra (22 nella Lega) e lo mandano a fare gavetta nei Philadelphia Phantoms, squadra dell’American Hockey League” … Ai Phantoms ci arriva solamente dopo 2 stagioni, disputando una 30a di partite. L’anno precedente aveva già disputato qualche partita in NHL.