Nella nostra analisi sulla American League West, partiamo dagli ultimi arrivati in di questa Division, e cioè gli Houston Astros.
Sembra la squadra con maggiori punti interrogativi in questa divisione e non è facile al momento capire dove potrà realmente arrivare, diciamo però che al momento sembra un gradino sotto rispetto alle altre.
Di sicuro a ricevere ci sarà Jason Castro, con Brett Wallace in prima e Jose Altruve in seconda. Il terza base sarà Matt Dominguez, mentre il ruolo più delicato degli interni sarà affidato a Ronny Cedeno, arrivato dai Mets per sopperire alla partenza di Lowrie come interbase.
Agli esterni sulla sinistra potrebbe esserci Chris Carter, arrivato via Oakland, mentre al centro a guidare i compagni sarà ancora Justin Maxwell. L’ esterno destro invece è un’altra novità, e cioè Rick Ankiel acquistato dai Washington Nationals.
Il battitore designato è una vecchia conoscenza della Major League, Carlos Pena che nel 2012 era a Tampa Bay.
Con questo si compone l’ ipotetico roster che dovremmo trovare già dall’ Opening Day, ma ora andiamo ad analizzare la rotazione partente.
A guidarla sarà Bud Norris, che la scorsa stagione a Houston nei 168.1 innings lanciati, ha mandato strike out 165 battitori avversari. Assieme a lui: Lucas Harrell; Philip Humber che l’ anno scorso ai White Sox con la non esaltante ERA di 6.44 ha chiuso le sue 26 partite lanciate.
Un’ altra novità è rappresentata dall’ ex partente dei Colorado Rockies, Alex White; nonché da un lanciatore di tutto rispetto come Erik Bedard, giunto da Pittsburgh. Chiude la rotazione Brad Peacock.
All’ interno del bullpen il nome nuovo è Jose Veras, dominicano arrivato dai Milwaukee Brewers, e al quale sarà affidato il delicato compito di closer.
Il giocatore chiave di questi Astros potrebbe essere quel Jose Altruve che nelle 147 partite giocate lo scorso anno ha totalizzato 167 valide, chiudendo alla fine con una ottima media battuta di 290.
Proseguendo per ordine alfabetico, troviamo la squadra che per tutti parte favorita per la conquista di questa ALWD, soprattutto perché ad un roster già invidiabile, in questo 2013 gli Halos hanno aggiunto un calibro massimo come Josh Hamilton.
Naturalmente stiamo parlando dei Los Angeles Angels, che quest’ anno sembrano candidarsi seriamente per la conquista delle World Series.
Per farlo potranno contare sul rientrante Chris Iannetta come catcher, che dopo l’ infortunio dello scorso anno sembra pienamente recuperato.
Il prima base a mio avviso è il migliore della MLB, e sfido chiunque a dire che Albert Pujols non potrebbe rispondere a questo appellativo.
A completare il diamante tre istituzioni losangeline; Howard Kendrick in seconda, Alberto Callaspo in terza; ed il fresco vincitore del World Baseball Classic Erik Aybar, campione con la Repubblica Dominicana.
Sugli esterni di certo non si trovano giocatori di secondo livello, con il Rookie of the Year Mike Trout, e Peter Borjous a giocarsi il posto con Vernon Wells.
All’ esterno destro come detto, ci sarà l’ uomo da 125’000’000 di dollari, lo strapagato Josh Hamilton, colui che si spera sia ciò è mancato agli Angels nella scorsa stagione.
A chiudere il lineup Mark Trumbo come battitore designato, anche se questo ruolo potrebbe essere ricoperto da Vernon Wells, con Trumbo all’ esterno al posto di Borjous, senza contare che Trumbo rappresenta anche la riserva naturale di Pujols.
Passiamo ora alla rotazione partente, che sarà affidata ad uno dei lanciatori più efficaci dell’ intera Major League, e stiamo parlando di Jered Weaver. A fargli compagnia dovrebbero esserci C.J. Wilson, 4 vittorie e nessuna sconfitta nelle gare 6 da partente nel 2012 ; Jason Vargas, acquistato dai Seattle Mariners; l’ ex Atlanta Tommy Hanson; ed un altro nuovo arrivo, Joe Blanton, per una rotazione partente completamente rinnovata rispetto alla passata stagione.
Inoltre il bullpen degli Angels si è notevolmente rinforzato grazie a due ottimi rilievi rappresentati da Sean Burnett, in questi ultimi tre anni a Washington, ed Ernesto Frieri che le ultime due stagioni le ha passate ai San Diego Padres.
Il giocatore chiave per Los Angeles secondo me sarà Albert Pujols ancor prima di Hamilton, perché un Pujols in versione Saint Louis Cardinals è in grado di trascinare qualunque squadra, figuriamoci una di quelle dalle mazze roventi come questi Angels 2013.
Ed arriviamo ai Campioni di Division 2012, degli Oakland Athletics che a dispetto degli altri anni si sono tenuti molti dei pezzi pregiati del roster, anzi, a sorpresa hanno messo a segno dei buonissimi colpi che ne fanno una delle favorite anche per questa stagione.
Uno di questi colpi è indubbiamente Jason Jaso, ex catcher dei Mariners, da tutti considerato uno dei migliori giocatori nel suo ruolo.
Come sempre Oakland utilizzerà una forte alternanza fra i ruoli a seconda dello stato di forma di ogni singolo giocatore, quindi prevedere con certezza quale sarà il lineup o pensare che utilizzerà una formazione base è difficile da prevedere.
Tuttavia per la prima base ci saranno Brandon Moss e Daric Barton. Fra la seconda e l’ interbase una vera e propria bagarre, con 4 giocatori per 2 posti; Jemile Weeks dovrebbe avere la meglio su Adrian Rosales per il ruolo di seconda base, con Scott Sizemore a fare da terzo incomodo.
Come interbase parte favorito il nuovo giapponese Hiroyuki Nakajima; incalzato dall’ altro nuovo arrivo da Houston, Jed Lowrie. L’ affare si complica pensando che sia Rosales che Lowrie all’ occorrenza potrebbero ricoprire entrambi i ruoli.
In terza base sembra poco più stabile la posizione di Josh Donaldson, con Eric Sogard subito dietro.
La sensazione comunque è che l’ infield degli A’s subirà non pochi cambiamenti nel corso della stagione.
Più stabili le posizioni del trio delle meraviglie sull’ outfield, composto da Yoenis Cespedes, Coco Crisp e Josh Reddick. Ottimo rinforzo se uno di questi dovesse avere un calo durante l’ anno, sarà Chris Young, acquistato in inverno dai Diamondbacks.
Rotazione partente invariata rispetto allo scorso anno, composta da Brett Anderson; Jarrod Parker; Tommy Milone; A.J. Griffin; Dan Straily e la probabile novità rappresentata da Bartolo Colon, sul quale però aleggia qualche ombra.
A trascinare il bullpen saranno soprattutto Ryan Cook; Jerry Blavins; Sean Doolittle; Travis Blackley; Pat Neshek e Chris Resop.
Il closer naturalmente è il carismatico Grant Balfour, 24 salvezze nelle 26 opportunità nel 2012, completamente ristabilito dall’ operazione subita settimane fa e pronto per l’ opening day
Ad Oakland il giocatore chiave potrebbe essere Josh Reddick; se il ragazzo prenderà in mano la squadra assumendone il ruolo di leader, considerato anche che gli A’s sembrano ancora più forti dell’ anno scorso, potrebbe essere veramente l’ anno giusto per arrivare fino in fondo.
Un brillante cammino ha caratterizzato lo Spring Training dei Mariners, segno che a Seattle sono decisi a migliorare la deludente stagione 2012, chiusa all’ ultimo posto della Division con 74 vittorie e 87 sconfitte.
Quest’ anno però la quarta forza della ALWD potrebbe rappresentare la vera e propria mina vagante di questo girone.
Il cartcher anche per quest’ anno sarà Jesus Montero, con l’ ex Red Sox Kelly Shoppach a fare da outsider.
In prima base confermatissimo Justin Smoak, così come in seconda ci sarà ancora Dustin Ackley. Brendan Ryan all’ interbase e Kyle Seager completano il diamante, con la speranza che il nostro Alex Liddi possa riuscire a ritagliarsi un posto in terza, anche se la concorrenza è molto forte.
Quali esterni troviamo Michael Morse, prelevato dai White Sox; Francklyn Gutierrez e Michael Saunders, autore di ottimo World Baseball Classic col Canada. Il nuovo, se così si può dire, è rappresentato da Raul Ibanez, ex Yankees, pronto a far valere la sua decennale esperienza in Major League come eventuale alternativa ad uno di questi.
Il battitore designato sarà Kendrys Morales, arrivato dai Los Angeles Angels.
La rotazione dei lanciatori partenti sarà guidata ovviamente, dal lanciatore più pagato della MLB, Felix Hernandez, ERA di 3.06 lo scorso anno con 223 strike out messi a segno nei 232 inning lanciati.
A fargli compagnia ci saranno Hisashi Iwakuma; Joe Saunders arrivato da Arizona; Blake Beaven; Erasmo Ramirez e Hector Noesi.
La novità del bullpen è rappresentata da Kameron Loe, passato Brewers, che nel 2012 coi “mastri birrai” ha giocato 70 partite, lanciando 68.1 innings e chiudendo con una ERA di 4.61.
Naturalmente a Seattle tutti si aspettano che il giocatore chiave sia Felix Hernandez, grazie anche al faraonico contratto da 135’500’000 di dollari che il venezuelano ha firmato per lanciare coi Mariners per i prossimi 5 anni.
A chiudere la divisione una squadra che appare notevolmente indebolita dal mercato invernale, basta pensare alle partenze di gente come Josh Hamilton, Mike Napoli e Yorvit Torrealba.
Nonostante tutto però Texas è sempre Texas, e alla fine tutti dovranno fare i conti con i Rangers in un modo o nell’ altro.
Cominciamo subito l’ analisi sui Rangers andando a vedere chi saranno i due che si giocheranno il ruolo da ricevitore, dove abbiamo due giocatori arrivati dalle due sponde di Chicago; A.J. Pierzynski, una vita ai White Sox, che appare decisamente il candidato migliore a ricorpire il ruolo; e Geovany Soto, giunto dai Cubs e che molto probabilmente fungerà da riserva di lusso.
Il diamante naturalmente è straconfermato, con giocatori che non hanno certo bisogno di presentazioni.
In prima base Mitch Moreland; in seconda Ian Kinsler; sull’ interbase Elvis Andrus e nell’ angolo caldo Adrian Beltre.
Anche all’ esterno non ci sono novità, infatti troviamo David Murphy all’ esterno sinistro; Craig Gentry che va a coprire il buco al centro lasciato dalla partenza di Hamilton; e l’ istituzione Nelson Cruz all’ esterno destro.
Battitore designato Lance Berkman, che ha lasciato i Cardinals per raggiungere Arlington.
Ed ora passiamo alla rotazione partente, che naturalmente sarà guidata dal fenomeno nipponico Yu Darvish, fantastico lanciatore dai mille effetti che è considerato da tutti, a rigor di logica, uno dei migliori partenti dell’ intera Major League.
A fargli compagnia Matt Harrison; Derek Holland; Alexi Ogando; Martin Perez e Colby Lewis, anche qui tutti lanciatori già in forze ai Rangers nella scorsa stagione.
Fra i rilievi del bullpen troviamo la prima novità, con Joakim Soria che lo scorso anno era a Kansas City. Ci saranno ancora Tommy Scheppers; Robbie Ross; Michael Kirkman; Wilmer Font; Justin Grimm; e il pigmalione rappresentato da Neftali Feliz.
Un’altra novità è rappresentata da Josh Lindblom che nella passata stagione era in doppio A nella organizzazione dei Dodgers. Il closer, confermato, sarà ancora Joe Nathan.
Inutile dire che con la partenza di Josh Hamilton, Texas appare quanto meno sulla carta indebolita, ma leggendo la probabile formazione possiamo dire che rimane comunque una squadra molto temibile.
La star quest’ anno è, e dovrà essere, quel Yu Darvish che nel 2012 ha stregato tutta la MLB e che nella sua prima stagione fra i più grandi del mondo ha vinto 16 partite, perdendone 9; nei 191.1 innings lanciati ha mandato 220 volte gli avversari strike out e ha subito solo 14 home run. Alla fine nelle 29 partite in cui ha lanciato ha subito 156 valide, e ha chiuso un’ ottima stagione a 3.90 di ERA.
Che dire in chiusura, se non che di certo la American League West Division appare al momento la divisione più equilibrata, e che per forza di cose rischia di essere la più divertente. Io credo che proprio come nel 2012, il vincitore si deciderà all’ ultima giornata, e questo per noi amanti del baseball non può che essere motivo di massimo interesse.
Appuntamento dunque al 31 di Marzo, dove sarà proprio la ALWD a riaprire i giochi con gli Astros che impegnati ad Arlington contro i Rangers sanciranno finalmente l’ inizio di questa MLB 2013, dopo 5 lunghi mesi di agonia.
In realtà sono i Rangers che fanno visita a Houston